Ambiente
Acqua, il servizio idrico catanese finisce al question time. Castiglione (FI): «Tariffe alte e senza garanzie», il ministro: «Il Piano d'ambito spetta alla Regione»
Il parlamentare azzurro ha presentato un'interrogazione a risposta immediata. Pichetto Fratin: «A oggi, non è ancora stata pubblicata la delibera di approvazione inerente alla determinazione tariffaria per il gestore SIE».

«Un Piano d’ambito idrico con gravi criticità che rischiano di pesare in modo insostenibile sui cittadini». Sono i termini dell’interrogazione a risposta immediata che il deputato di Forza Italia Giuseppe Castiglione ha illustrato in aula a Montecitorio intervenendo durante il question time con il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin.
«Diversi comuni del territorio - ha continuato Castiglione - hanno segnalato all’Arera aumenti tariffari abnormi, con bollette raddoppiate o quadruplicate. È una situazione che viola i principi di proporzionalità, gradualità e trasparenza: non possiamo accettare che un servizio pubblico essenziale come quello idrico diventi un peso insopportabile per le famiglie e le imprese». Castiglione ha sottolineato inoltre le «forti perplessità» sulla gestione del servizio. «Il partner privato individuato non dispone dei requisiti tecnici ed economici necessari per sostenere gli investimenti previsti. Il piano presenta dati incompleti, previsioni finanziarie irrealistiche e nessuna strategia concreta per ridurre le perdite idriche. È inaccettabile. Serve un’attività di monitoraggio e ispezione seria e, se necessario, la sospensione dell’approvazione del piano. Non possiamo permettere che si scarichino sui cittadini i costi di una gestione inefficiente e poco trasparente. Il servizio idrico deve restare un diritto, non un lusso».
Per il ministro Pichetto Fratin: «Il Mase effettua una costante attività di monitoraggio sullo stato di attuazione del Servizio Idrico Integrato. In ogni caso, spetta però alla Regione la vigilanza sulla corretta redazione del Piano d’ambito ai fini della successiva trasmissione al Ministero, nel rispetto dei principi della legge e delle indicazioni degli strumenti pianificatori. La governance del territorio catanese risulta attualmente caratterizzata da una fase di consolidamento istituzionale, a seguito del subentro dell’Assemblea Territoriale Idrica (ATI) in qualità di Ente di Governo, avvenuto nel 2017. Il primo intervento è consistito nel censimento delle gestioni esistenti e nella ricostruzione dell’assetto organizzativo del servizio, con la sottoscrizione di convenzioni transitorie necessarie sia ad avviare la regolazione, sia a favorire percorsi di aggregazione. È tuttora in corso il processo di subentro dei Servizi Idrici Etnei (SIE) alle gestioni preesistenti».
«In merito alle tariffe applicate - ha ricordato il ministro - Arera ha disciplinato il metodo tariffario valido per il periodo 2024-2029. In particolare è previsto che le determinazioni tariffarie assunte a livello locale e immediatamente applicabili nello specifico territorio, siano poi trasmesse all’Autorità ai fini della verifica della coerenza tra dati e atti prodotti e i criteri tariffari applicabili. Fino all’approvazione da parte dell’Autorità, i gestori del servizio sono quindi tenuti ad applicare le tariffe predisposte dall’Ente di governo dell’ambito. ATI Catania ha avviato le procedure necessarie per la predisposizione del Piano d’Ambito e della manovra tariffaria 2024-2029, in conformità agli indirizzi regolatori di Arera. A oggi, non è ancora stata pubblicata la delibera di approvazione inerente alla determinazione tariffaria per il gestore SIE».