il caso
Regione, maggioranza in tilt: i franchi tiratori del centrodestra affossano tre dei nove articoli della manovra quater messi al voto
Tra le norme bocciate il recupero dei fondi destinati alla Film Commission per il lungometraggio su Biagio Conte. E Schifani medita di ritirarla

Seduta ad alta tensione all’Assemblea regionale siciliana sulla manovra quater da 241 milioni di euro. In apertura dei lavori, il presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, ha annunciato che il provvedimento dovrà essere approvato entro la serata, precisando che gli articoli ai quali non si riuscirà a dare seguito saranno espunti. L’articolo 1 è stato subito accantonato. Nel corso dell’esame, tre dei primi nove articoli sono stati bocciati con voto segreto, richiesto dalle opposizioni e sostenuto da almeno quindici franchi tiratori del centrodestra, che hanno voltato le spalle al governo guidato da Renato Schifani.
Galvagno ha quindi sospeso la seduta e convocato i capigruppo della maggioranza. Dure le critiche delle opposizioni rivolte all’assessore all’Economia, Alessandro Dagnino, presente in Aula. Tra le norme respinte figurano quelle relative al sistema contabile del Cruel, alle piattaforme digitali e ai fondi destinati alla Film Commission per il recupero del lungometraggio su Biagio Conte.
La giornata è stata segnata anche da un guasto tecnico alla Sala d’Ercole, che ha mandato in tilt il sistema di votazione nei banchi di destra, tradizionalmente occupati dai parlamentari di maggioranza. I deputati sono stati così invitati a trasferirsi nei posti al centro e sul lato sinistro dell’emiciclo, dove siedono i gruppi del Pd e del M5S. L’Aula è impegnata nell’esame di un testo composto da 54 articoli e migliaia di emendamenti.
L'ira del presidente
All’indomani della bocciatura, a scrutinio segreto, di tre dei primi nove articoli esaminati dall’Assemblea regionale—affossati dai voti di 17 “franchi tiratori” del centrodestra convergenti con Pd e M5s—il presidente della Regione, Renato Schifani, sta valutando il ritiro della manovra quater.
Da Palazzo d'Orlèans sospetti su FdI
Secondo fonti del governo guidato da Renato Schifani, tra i 17 “franchi tiratori” che, con il voto segreto e insieme a Pd e M5S, hanno bocciato tre dei primi nove articoli della manovra-quater, votata pochi minuti fa dall’Assemblea regionale siciliana, figurerebbero anche deputati di Fratelli d’Italia. Il gruppo meloniano all’Ars conta 12 parlamentari. Nei giorni scorsi FdI aveva disertato la giunta in segno di protesta contro la riconferma del dirigente generale della Pianificazione strategica della Sanità; inoltre, il partito non avrebbe digerito la nomina, formalizzata ieri, del nuovo direttore sanitario dell’Asp di Catania, gradita a Lega, Mpa e ai deputati di Forza Italia.