Il progetto
L'annuncio di Schifani: «Rinasce il Castello Utveggio»
Il governatore ha annunciato la riapertura del sito simbolo della città entro la fine dell’anno. Era stato chiuso ai tempi del governo Crocetta. Nella struttura sorgerà un centro congressi internazionale

«Entro la fine dell’anno restituiremo Castello Utveggio ai palermitani e, più in generale, a tutta la Sicilia». Il presidente della regione Renato Schifani annuncia l’imminente rinascita dell’imponente edificio che domina il golfo di Palermo da monte Pellegrino, chiuso da un decennio per volere dell’allora governo Crocetta.
«Abbiamo lavorato in silenzio – ha detto Schifani - per raggiungere nel più breve tempo possibile questo straordinario risultato. Quando mi sono insediato, i lavori erano stati realizzati solo a metà ed erano fermi, abbiamo individuato le risorse e fatto ripartire il cantiere». Dopo una serie di ritardi segnalati dal governatore che aveva bacchettato burocrazia e ditta appaltatrice minacciando di trasmettere gli atti alla procura, a gennaio dello scorso anno erano stati completati i lavori di efficientamento energetico.
«Ogni tanto ho dovuto fare qualche blitz per accelerare le procedure e far rispettare le scadenze. Ma credo che fosse un atto dovuto – ha detto il presidente della regione - Siamo al centro del Mediterraneo, quindi mi auguro che questa struttura, bellissima sia dal punto di vista storico sia da quello architettonico, possa diventare presto un luogo in cui ospitare momenti di incontro tra culture diverse, dibattiti scientifici di vario genere ed eventi internazionali di eccellenza. È la sfida che ci siamo posti e, adesso che siamo vicini al traguardo, posso dire che da palermitano ne sono molto fiero».
Che il traguardo sia vicino lo dimostra la pioggia di decreti che soltanto nel mese di ottobre ha impegnato somme per la fornitura degli arredi, per la manutenzione e la riparazione dei servizi igienici e delle cucine, per le pulizie straordinarie e per gli impianti di videosorveglianza e i dispositivi anti intrusione.
Per riportare all’antico splendore castello Utveggio la Regione ha messo a disposizione quasi 6 milioni di euro (in parte provenienti dalla riprogrammazione di risorse destinate ad altri interventi), grazie ad una delibera di giunta proposta proprio dal governatore, che ne ha deciso l’inserimento fra i siti presidenziali e previsto il finanziamento delle opere per un importo di 5.900.000 euro, di cui 4.686.857,66 euro a base d’asta. Ad aggiudicarsi i lavori, ad agosto 2024, sono state le ditte Rti Icoser srl e Italiano Costruzioni srl.
Fra gli interventi di riqualificazione:
- La realizzazione di due sale conferenze, di una sala riunioni e di una sala stampa, tutte dotate di un sistema di traduzione simultanea multilingue.
- La sostituzione dei vecchi ascensori, non più conformi alle normative vigenti, e la realizzazione di due nuovi ascensori panoramici.
- La conservazione nel suo stato originario della stanza che ha ospitato Giovanni Paolo II nel 1995.
Visibile da quasi ogni angolo di Palermo, castello Utveggio è un gioiello del Liberty palermitano. Progettato da Giovanbattista Santangelo su un'idea del costruttore Michele Utveggio, fu inaugurato nel 1934 e originariamente destinato all’attività alberghiera che però non ebbe particolare successo forse anche a causa dello scoppio, pochi anni dopo, della seconda guerra mondiale. Durante il conflitto, l’edificio fu occupato dalle truppe fasciste, poi dai nazisti e fu infine abbandonato, depredato e vandalizzato.
Nel 1984 la regione decise di acquistarlo, avviando un'opera di restauro a conclusione della quale fu destinato a diventare sede del Cerisdi, un centro regionale di ricerca e formazione per dirigenti. Ruolo che mantenne per diversi anni, fino al 2016, quando il governo Crocetta decise di dismettere tutto. Adesso, quasi dieci anni dopo, uno dei simboli della città tornerà a rivivere come centro congressi a livello internazionale.