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Il voto all'Ars

Regione, Sala d'Ercole approva manovra quater (ma ridimensionata)

La maggioranza ha accusato i colpi durante la seduta d'aula. Intanto Fdi si difende: «Attribuire a Fratelli d’Italia 17 franchi tiratori è una mistificazione»

Redazione La Sicilia

09 Ottobre 2025, 23:40

23:43

Palazzo dei Normanni

Il voto all'Ars sulla manovra quater

L’Ars ha approvato la manovra quater. Forza Italia, Lega e Dc sono rientrati in aula per il voto finale, favorevoli anche FdI e Mpa. Dopo una seduta d’Aula da cui la maggioranza esce sconfitta, Sala d’Ercole dice sì a un testo fortemente ridimensionato rispetto a quello varato dalla Commissione, con circa una ventina di articoli bocciati grazie all’azione dei franchi tiratori e del voto segreto. Nel pomeriggio, i deputati di Forza Italia, Lega e Dc avevano lasciato l’Aula nel tentativo di far venire meno il numero legale e fermare la votazione della variazione di bilancio. Per il voto finale sono poi rientrati. La nuova seduta è stata fissata dal presidente dell’Assemblea Gaetano Galvagno per martedì 14 ottobre.

Intanto FdI respinge le accuse su chi oggi ha attribuito ai meloniani il ruolo di franchi tiratori. «Attribuire a Fratelli d’Italia 17 franchi tiratori è una mistificazione. Ci può essere stato qualcuno, io non lo escludo, ma quel fenomeno stamattina ha interessato tutti i gruppi di maggioranza. E quindi noi non siamo disponibili a fare il capro espiatorio di qualcuno che si nasconde dietro il voto segreto». Così il capogruppo di Fratelli d’Italia all’Assemblea regionale siciliana, Giorgio Assenza, intervenendo in aula per le dichiarazioni di voto alla manovra quater del governo di Renato Schifani.

«Questa manovra è praticamente l’epitaffio del governo. Le bocciature in serie di tanti articoli cari a Schifani e la fuga dall’aula di pezzi della maggioranza dicono chiaramente che questo esecutivo è clinicamente morto. Continuare ad andare avanti sarebbe solo accanimento terapeutico. Schifani ne prenda atto e stacchi la spina. I siciliani non lo rimpiangeranno certamente». Afferma, invece, il capogruppo del M5S all’Ars, Antonio De Luca