LA CRISI ALLA REGIONE
Le "fake news", l'impertinente correttezza e il verdetto dei lettori
Il post di Galvagno con il "bollino di qualità" sulle notizie e la smentita a "La Sicilia". Cinque domande (retoriche) al presidente dell'Ars

Gaetano Galvagno, presidente Ars
Sui social Gaetano Galvagno ieri ha riprodotto lo screenshot un articolo di lasicilia.it (lo stesso pubblicato su La Sicilia di ieri) a firma di Mario Barresi e Accursio Sabella, aggiungendo un bollino con la scritta “fake news”.
«In questi mesi sono stato abituato a leggere articoli di ogni genere, soprattutto su 'La Sicilia', ma dinnanzi a questi temi mi sarei aspettato una telefonata o un qualsiasi contatto per verificare o quantomeno per sentire cosa avessi da dire a riguardo». Questo l’incipt del lungo post in cui il presidente dell'Ars contesta l’articolo, soprattutto nella parte sui suoi rapporti con Renato Schifani. «Smentisco in maniera assoluta - scrive ancora Galvagno - quanto riportato nella pubblicazione circa i miei rapporti con il presidente della Regione: non c'è stato finora alcun litigio con il governatore Schifani a cui, tra l’altro, mi legano sentimenti di profondo rispetto, amicizia ed affetto. Dall’inizio di questa legislatura c’è chi prova a creare dissidi magari per emergere o per tornaconti personali. Sinceramente faccio molta fatica a credere che egli possa aver rilasciato quegli 'apprezzamenti' sul mio conto, riferiti a quei 'presenti', citati nell'articolo. Possibilmente hanno capito male o trasferito ai giornalisti cose che sono sicuro il presidente Schifani non pensa sul mio conto.
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Al presidente Galvagno, novello “certificatore” della qualità delle notizie, poniamo alcune domande retoriche:
1) è vero o no che tutti i media siciliani hanno fornito la stessa identica chiave di lettura - lo scontro fra lui e il governatore- sul flop della manovrina?;
2) è vero o no che il suo partito, Fratelli d'Italia, è rimasto in aula votando ciò che restava del ddl assieme a Pd e M5S?;
3) è vero o no che gli assessori meloniani hanno disertato la giunta sulle nomine della sanità, contestandole con una successiva nota?;
4) è vero o no che il presidente Galvagno, all’ingresso della buvette dell’Ars, davanti a testimoni (citiamo i più illustri: il deputato Daidone e il coordinatore di Fi, Caruso) ha avuto un alterco sulla nomina all’Asp di Catania con l’assessore Sammartino a cui ha detto «te la farò pagare»?;
5) è vero o no che nel giorno del voto della manovra quater ha avuto un incontro riservato con esponenti di Mpa e Sud chiama Nord (i due gruppi, oltre a FdI, che poi avrebbero rotto il fronte della maggioranza restando in Aula)
6) è vero o no che il presidente Schifani non ha smentito i virgolettati a lui attribuiti nell’articolo “incriminato”?
Conosciamo già il finale. Lunedì il vertice di maggioranza finirà a tarallucci e vino: macché crisi, la colpa, come sempre, è dei giornalisti-incendiari. Lo racconteremo, come sempre, con impertinente correttezza. Senza fare telefonate di cortesia (a nessuno), ma ricevendone molte. Da parte di tutti. E saranno i nostri lettori, come sempre, a discernere la verità dalle fake news. *