«Lui ha subito una prepotenza e credo che debba avere anche il diritto di mettersi in gioco, ma non mi sembra che questo sia il tema della campagna elettorale». Così Edmondo Cirielli, candidato del centrodestra in Campania, ha risposto ai cronisti a proposito della possibile discesa in campo dell’ex ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, come capolista alle Regionali. L’intervento è arrivato a margine della sua partecipazione al Med - Dialoghi Mediterranei, in corso a Napoli.
«Sangiuliano è un amico, una persona di grande qualità, ha il diritto di essere candidato, ci mancherebbe, anche io gliel'ho chiesto, ma non credo che il tema del centrodestra o il tema del giorno sia la candidatura o meno di una persona degnissima che è un professionista di prim’ordine, un uomo di cultura», ha aggiunto Cirielli.
Quanto alle liste, ha sottolineato: «Ci sono moltissime persone che vengono dalla società civile, ma per quello che mi consta Fratelli d’Italia, che è il mio partito, ha anche messo in campo tantissime persone degli ordini professionali, associazioni di categoria, sindacati, imprenditori, commercianti, le liste sono aperte. Mi sembra che anche Forza Italia, Lega e Noi moderati stiano facendo un lavoro straordinario».
Intanto, sul fronte delle Regionali in Campania, la corte serrata di Stefano Bandecchi ha prodotto l’effetto sperato: Maria Rosaria Boccia, imprenditrice di Pompei e protagonista del caso che un anno fa portò alle dimissioni dal Governo dell’allora ministro Sangiuliano, correrà sotto le insegne del movimento guidato dal sindaco di Terni, Alternativa Popolare. Sulla sua strada potrebbe incrociare proprio l’ex titolare del Collegio Romano, dato in predicato di guidare la coalizione di centrodestra. La decisione sarebbe maturata dopo un incontro serale a Napoli, davanti a una pizza in un noto locale del centro.
«Maria Rosaria ed io ci siamo sposati, finché morte non ci separi», ha scherzato Bandecchi. «E se avremo un figlio — ha aggiunto, citando Massimo Troisi in “Ricomincio da tre” — non lo chiameremo Massimiliano, nome troppo lungo, ma Ugo».
Poi il registro si è fatto più serio: «Sono contento che la dottoressa Boccia abbia accettato la candidatura nella mia lista e sono convinto che la sua partecipazione ci porterà risultati preoccupanti per le sinistre e le destre socialiste».
Boccia, a quanto si apprende, non sarà capolista. «Ho detto sì alla proposta di Bandecchi — conferma l’imprenditrice di Pompei — e sono felice di poter dare il mio contributo. Sangiuliano? La sua possibile candidatura non ha giocato nessun ruolo nella mia decisione. I nostri percorsi sono distinti ormai da tempo. Anche politicamente. E se lo dovessi incontrare in campagna elettorale non mi farebbe nessun effetto».