Protezione Civile
Musumeci "La Sicilia non si pianga addosso, ma lavori per la cultura della prevenzione"
Il monito del ministro sull'importanza di prevenire in un'isola ad alto rischio sismico e ad alto rischio alluvioni

“Non dobbiamo soltanto limitarci a piangere sul latte versato, dobbiamo lavorare per la prevenzione. La verità è che noi siciliani abbiamo una sorta di tara culturale, quella che ci commuoviamo dopo ogni tragedia, ma dopo due giorni, tre giorni dimentichiamo”.
Lo ha detto il ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare, Nello Musumeci, oggi a Catania, a margine della giornata conclusiva della convention di Fratelli d’Italia “Patrioti in Comune”.
“Invece - ha sottolineato Musumeci - bisogna ricorrere ai rimedi, assieme a tutte le altre opportunità che i fondi pubblici nazionali ed europei mettono a disposizione della comunità siciliana. Insomma, guardiamo avanti con fiducia. Alcune scadenze sono inesorabili, bisogna rispettarle. Penso a quelle del PNRR. Questo è un problema che riguarda tutte le amministrazioni, non solo quelle periferiche, ma anche quella statale, quella centrale, a cominciare dalla mia”.
La giornata conclusiva - grande assente il presidente del Senato Ignazio La Russa trattenuto a Roma per impegni istituzionali - è stata dedicata a una riflessione di ampio respiro sull’identità, la crescita e la proiezione internazionale della Sicilia nel quadro politico e strategico dell’area mediterranea.
“So che state lavorando molto bene - ha detto La Russa in un video messaggio - e che c’è in tutti la volontà di fare passi avanti nel nome di Fratelli d’Italia e sotto la guida di Giorgia Meloni”.