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Natalità

Crioconservazione degli ovociti, proposta di legge M5s per la Sicilia. Un contributo economico per il social freezing

«È tempo che anche la Sicilia dia alle donne strumenti reali per decidere quando diventare madri», spiega la deputata Ciminnisi. Il ddl depositato all'Ars

Salvo Catalano

31 Ottobre 2025, 12:32

gravidanza

Consentire alle donne di pianificare con maggiore serenità il momento della maternità e contrastare la denatalità che colpisce la Sicilia e l’intero Paese: è il duplice obiettivo del disegno di legge del Movimento 5 Stelle depositato all’Assemblea regionale siciliana, a prima firma della deputata Cristina Ciminnisi, che ha elaborato il testo insieme a Martina Ardizzone quando quest’ultima sedeva ancora a Sala d’Ercole.

Il provvedimento incoraggia l’accesso al cosiddetto social freezing, ossia la possibilità di preservare i propri ovociti in età giovane per ricorrere successivamente, quando lo si ritenga opportuno, alle tecniche di procreazione medicalmente assistita. Una scelta che intercetta i bisogni di molte donne, spesso costrette a rinviare la maternità per ragioni lavorative, di studio o per difficoltà economiche, con un conseguente restringimento delle chance di concepire naturalmente e un impatto sul calo delle nascite. Il quadro demografico è delineato dagli ultimi dati Istat: nel 2024 le nascite sono diminuite del 2,6% rispetto all’anno precedente, mentre nel periodo gennaio-luglio 2025 si registra una flessione del 6,3% rispetto allo stesso intervallo del 2024.

Il ddl riconosce il diritto di accedere al social freezing alle donne tra i 27 e i 40 anni, residenti in Sicilia da almeno dodici mesi e con un ISEE non superiore a 30.000 euro. È previsto un contributo economico “una tantum” fino a 3.000 euro, a rimborso delle spese effettivamente sostenute per la crioconservazione e per le prestazioni mediche correlate alla procedura; restano escluse le spese per i farmaci.

Il modello guarda anche a esperienze già avviate in altre regioni, come la Puglia, che ha introdotto forme di sostegno alla crioconservazione degli ovociti per motivi sociali. “Siamo ormai abituate – dice Cristina Ciminnisi – a un governo di centrodestra che si riempie la bocca di politiche per la famiglia, ma nella realtà lascia le donne sole a fare conti impossibili tra carriera e maternità. Con questo disegno di legge introduciamo, invece, una misura concreta e innovativa, ispirata anche a esperienze già avviate in altre regioni italiane, come la Puglia, che ha previsto un sostegno economico alla crioconservazione degli ovociti per motivi sociali. È tempo che anche la Sicilia dia alle donne strumenti reali per decidere quando diventare madri, conciliando libertà personale e realizzazione professionale. Non si tratta di un incentivo alla maternità tardiva, ma di un atto di responsabilità: uno strumento che risponde alle preoccupazioni legate al tempo della fertilità e che consente alle donne di compiere scelte consapevoli, libere e serene”.

“Essere donna oggi – sostiene Martina Ardizzone – significa dover affrontare ostacoli sociali, economici e culturali che condizionano profondamente ogni scelta di vita e, inevitabilmente, anche quella di diventare madre. Una scelta che viene sempre più rimandata, in attesa di condizioni di vita più stabili e sicure. Questo è uno dei principali fattori che incidono sul calo delle nascite nel nostro Paese, una vera e propria sfida del secolo, che chiama la politica a una riflessione seria e responsabile. Servono politiche che diano alle donne strumenti concreti di autodeterminazione. Il disegno di legge sul social freezing nasce da questa consapevolezza: dare alle donne la possibilità di preservare la propria fertilità non è un privilegio, ma una misura di equità e di libertà”.