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Il caso

Gli affidamenti diretti e i riconoscimenti a politici e sponsor: tutti i numeri del premio della Regione ai “custodi dell'ambiente”

Oltre 115mila euro sono stati impegnati dagli uffici di Palermo. Non solo da quelli dell'assessorato, ma anche dall'Arpa che, come responsabile del procedimento, ha scelto un esperto di campi elettromagnetici

Luisa Santangelo

26 Novembre 2025, 20:44

27 Novembre 2025, 11:24

Gli affidamenti diretti e i riconoscimenti a politici e sponsor: tutti i numeri del premio della Regione ai "custodi dell'ambiente"

La parola chiave «urgente». Perché quando c'è poco tempo per organizzare le cose allora, per fare in fretta e non rischiare di perdere occasioni, le amministrazioni pubbliche vanno avanti di affidamenti diretti, per importi che si mantengono sotto la soglia oltre la quale è obbligatorio fare bandi pubblici. È quello che è successo per l'organizzazione del premio "Custode dell'ambiente", consegnato al teatro Pirandello di Agrigento lo scorso 21 novembre. Mentre il Movimento 5 stelle, per bocca del capogruppo all'Ars Antonio De Luca, annuncia l'intenzione di presentare «un'interrogazione all'Ars e una richiesta di accesso agli atti, oltre a preparare un esposto alla Corte dei Conti per eventuale danno erariale», il percorso del premio e degli affidamenti alla società Expo srl, dell'ex assessora comunale di Fratelli d'Italia a Catania Barbara Mirabella, possono essere ricostruiti a partire dai documenti.

Il caso è stato fatto esplodere dalle opposizioni all'Ars. Pentastellati e Partito democratico ci hanno messo poco a contestare la scelta dei premiati come "Ambasciatori dell'ambiente": il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, il presidente del Senato Ignazio La Russa (in collegamento video) e il presidente dell'Assemblea regionale siciliana Gaetano Galvagno. Riconoscimenti conferiti da una commissione composta dall'assessorato regionale all'Ambiente dell'assessora Giusi Savarino, dall'Arpa e dal Corpo forestale. «La Regione Siciliana istituisce un premio per l’Ambiente e se lo auto assegna. Siamo davanti a un parossismo di assurdità, qualcosa che neppure cercando tra le opere di Pirandello e Ionesco», era partita all'attacco la vicesegretaria regionale del Pd Valentina Chinnici.

Per ripercorrere la storia dall'inizio bisogna tornare al 30 settembre 2025, quando l'assessorato all'Ambiente, «nell'ambito della strategia regionale per lo Sviluppo sostenibile», decide di istituire il premio in questione. Per vincerlo bisogna candidarsi e dimostrare di meritarlo grazie alle «buone pratiche ambientali» che si è capaci di mettere in atto. Per un mesetto gli atti amministrativi tacciono, finché il 3 novembre l'assessorato e l'Arpa, l'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente, siglano un protocollo d'intesa per cui è Arpa, «con fondi propri», ad accollarsi «le attività logistiche e tecniche per la realizzazione dell'evento».

A quel punto, di tempo ce n'è già poco. Così Arpa e Regione (cioè, assessorato) organizzano la manifestazione su binari paralleli. Il 7 novembre negli uffici dell'assessora Savarino c'è un preventivo per i «servizi di comunicazione e informazione» formulato dalla società Expo srl con sede in via Pasubio, a Catania: vale 24.550 euro (Iva esclusa). La ditta, nel capoluogo etneo e fuori, è piuttosto nota: è quella della ex assessora alla Cultura, nella giunta dell'ex sindaco e oggi senatore FdI Salvo Pogliese, Barbara Mirabella. Mirabella è stata assoltaperché il fatto non sussiste», come chiesto dalla stessa procura), a settembre 2025, in un processo su una presunta corruzione per l'organizzazione di un convegno medico alle Ciminiere nel 2021, e nel 2023 era candidata all'Ars sempre tra le file dei meloniani.

Tra il 10 e l'11 novembre l'assessorato autorizza l'affidamento diretto, che viene perfezionato nei giorni successivi. Alla fine, dalle casse della Regione bisogna impegnare 29.951 euro. Lo si fa con decreto del 17 novembre. In contemporanea, come detto, si muove l'Arpa. Il 10 novembre l'Agenzia riceve dall'assessorato la comunicazione che Expo srl si occuperà della comunicazione dell'appuntamento. Il 13 Expo srl presenta un preventivo per la logistica, l'organizzazione, i premi, il catering e una cena per circa trenta persone. Arpa prevede che i servizi costeranno circa 57.354 euro, cui poi andranno aggiunti contributi, Iva e variazioni fino ad arrivare a un impegno di spesa di 85.148,34 euro. Considerando che la premiazione è fissata per il 21 novembre, la sua «imminenza rende necessaria l'attivazione urgente delle procedure d'acquisto». Allo stesso operatore economico scelto dall'assessorato, al fine di «garantire maggiore efficienza organizzativa e coordinamento generale delle attività».

Il 17 novembre anche l'affidamento di Arpa è bell'e fatto. Salta all'occhio, però, che a firmare i documenti è il responsabile unico del progetto Antonio Sansone Santamaria, in servizio nell'Unità operativa complessa "Agenti fisici". Cioè l'ufficio che dovrebbe occuparsi del monitoraggio, sul territorio regionale, di rumori, vibrazioni, radiazioni e campi elettromagnetici. E che, invece, a questo giro, finisce col gestire l'appalto per la premiazione di La Russa, Schifani e Galvagno. Anche a questo c'è una spiegazione, la solita di Arpa: troppo lavoro da fare e troppo poco personale. Quindi, siccome l'Unità operativa "Appalti e forniture" ha «un numero consistente di procedimenti amministrativi in carico», di questo poteva essere sgravata «onde scongiurare ritardi nell'acquisizione dei servizi oggetto della presente fornitura». Sic et simpliciter.

Sommando il primo affidamento e il secondo si superano i 115mila euro di spese. Una cifra ragguardevole per una serata. A cui si aggiungono anche 3.400 euro per la «sponsorizzazione della cena sociale» offerti dalla società Sar consulting srl di Aragona, nell'Agrigentino, unica società a rispondere a un appello per la ricerca di supporter dell'evento. Rappresentante legale dell'azienda è Antonio Mancuso, presidente del Mancuso group, gigante del settore alimentare siciliano (dai gelati al pesce, passando in generale per i servizi alla ristorazione). Dal 4 novembre, Antonio Mancuso è anche Cavaliere al Merito della Repubblica italiana. Un riconoscimento al quale ne ha potuto sommare un altro appena due settimane dopo: il premio Custode dell'ambiente che gli è stato conferito (anche a lui) durante la serata che con la sua società ha contribuito a sponsorizzare.