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serie D

Ad Acireale continua il fuggi fuggi, se ne va anche Baglione: «Ecco perché ho deciso di andarmene»

Il centrocampista, considerato un colpo di mercato, fa le valigie e firma con la Sancataldese: il racconto di una situazione al limite

28 Novembre 2025, 17:13

Ad Acireale continua il fuggi fuggi, se ne va anche Baglione: «Ecco perché ho deciso di andarmene»

Sandro Baglione

La fuga di calciatori da Acireale prosegue. Dopo il fantasista Russotto, i difensori Damcevsky e Jansen, e senza dimenticare l’attaccante Manfrellotti, che è rimasto ad Acireale appena 10 giorni prima di aver improvvisamente voglia di ritornare vicino alla sua famiglia, anche i due centrocampisti offensivi Kean e Gagliardi sembrano ormai ai saluti. 

Ma intanto Sandro Baglione ha appena rescisso l’accordo con i granata e si è accasato alla Sancataldese. Il centrocampista laziale era stato uno dei pezzi pregiati del mercato in entrata dei granata, era arrivato a settembre quando la situazione in classifica dell’Acireale era già complessa. Accolto dalla dirigenza acese come l’uomo che avrebbe dovuto riequilibrare le cose, fornendo esperienza e qualità, il calciatore dopo quasi tre mesi è andato via, scegliendo una nuova avventura siciliana. Approda alla Sancataldese con la voglia di gettarsi il recente passato alle spalle. Baglione a poche ore dalla rescissione ha raccontato della sua esperienza in granata. 

Baglione, il suo addio improvviso è dovuto a qualcosa in particolare?

«Ho deciso di andare via da Acireale perché non c’erano le condizioni per proseguire. Sono deluso dall’esperienza appena vissuta e dispiaciuto di come siano andate le cose». 

Lei era stato presentato in pompa magna, la dirigenza l’aveva definita “tra i migliori centrocampisti della D”. Cosa non è andato?

«Ero venuto ad Acireale con tanto entusiasmo, ero convinto che con quei giocatori che erano in rosa, prima che scappassero tutti, avremmo potuto fare tante buone cose e raggiungere buoni risultati. Nelle ultime settimane molti calciatori sono andati via e altri stanno lasciando la squadra a quanto leggo sui giornali, è un vero peccato». 

Con quale stato d’animo lei va via da Acireale?

«Sono molto deluso. In primis dal direttore Cammarata, era stato lui ad avermi cercato e ad avermi convinto a venire ad Acireale, ma sono davvero amareggiato di come siano andate le cose e dall’esperienza in generale di Acireale. Sapevo che c’erano dei problemi tra la proprietà e la piazza ma non potevo credere che si potessero verificare certe situazioni». 

Deluso dai risultati?

«I risultati non arrivano perché una serie di situazioni credo appesantiscano l’operato dei calciatori. Prima di accettare la destinazione acese mi avevano promesso una casa, era nell’accordo presente in una scrittura privata. Mi hanno sistemato in una casa dove vivevo da solo ad Aci Sant’Antonio, ma dicevano che sarebbe stata una sistemazione temporanea. Io ho atteso tre mesi, e nulla è mai cambiato».

La sistemazione temporanea non era di suo gradimento?

«Era una casa senza riscaldamento, ero costretto a dormire con il maglione, non c’era la lavatrice e quindi ogni giorno ero costretto ad andare allo stadio a lavarmi i panni. Anche nei giorni di pioggia dovevo fare spola con lo stadio per poter usufruire di una lavatrice. Il problema per me è stato grande, poiché sono di Frosinone e quindi qui in Sicilia ero e sono solo. Forse sarebbe stato diverso se fossi stato siciliano e avessi avuto la possibilità di appoggiarmi a casa». 

I tifosi hanno deciso di criticare aspramente l’attuale proprietà. Lei che rapporto ha avuto con i sostenitori granata?

«Sono molto dispiaciuto per non aver potuto regalare loro le soddisfazioni che meritano. Ho ricevuto grande affetto da tutti loro e li ringrazio personalmente».  

Tra le promesse fatte dal club, ci sono stati altri inadempimenti? 

«Consideri che il secondo stipendio è stato appena pagato, e io firmando la rescissione di contratto ho anche rinunciato alla mensilità di novembre. Ma volevo andare via perché è stato un periodo difficile per me. Ho voglia adesso di gettarmi tutto alle spalle e dimostrare il mio valore». 

Ha accettato le lusinghe della Sancataldese, con quale obiettivo approda nel suo nuovo club?

«Sono molto carico, arrivo in un club composto da persone serie, sono stato tre anni fa alla Sancataldese e mi sono trovato meravigliosamente, sono davvero felice di approdare a San Cataldo. Mi hanno cercato, mi hanno voluto, e sono certo che qui troverò tutto ciò di cui ha bisogno un calciatore per svolgere al meglio il proprio mestiere».