×

il fenomeno

I Labubu diventano un film? La Sony Pictures ci sta pensando

Acquisiti i diritti sui celebri peluche cinesi creati nel 2015 dall’artista Kasing Lung, divenuti un fenomeno di culto

Fabio Russello

15 Novembre 2025, 20:24

I Labubu diventano un film? La Sony Pictures ci sta pensando

Dalle borse agli zaini, fino ai jeans: presto i Labubu potrebbero approdare anche sul grande schermo.

Secondo i media internazionali, Sony Pictures avrebbe acquisito i diritti sui celebri peluche cinesi, divenuti un fenomeno di culto, creati nel 2015 dall’artista Kasing Lung. Resta da stabilire se il progetto prenderà la forma di un film d’animazione o di un live-action.

Una mossa che la major statunitense ritiene potenzialmente vincente: le code interminabili davanti ai negozi Pop Mart per aggiudicarsi un Labubu potrebbero tradursi in incassi al botteghino.

Amati dai più piccoli e, forse ancor di più, dagli adulti, i Labubu sono ormai considerati oggetti irrinunciabili da collezione. Ogni nuova uscita si esaurisce in pochi istanti, rendendoli sempre più difficili da reperire. Introvabili nei punti vendita in pochi minuti, riemergono sui siti di rivendita a cifre da capogiro, alimentando anche un fiorente mercato nero di esemplari contraffatti.

Disegnati dall’artista di Hong Kong Kasing Lung e distribuiti dai negozi Pop Mart in «blind box», i Labubu hanno conquistato il pubblico internazionale.

Chi li acquista non sa quale bambola o variante riceverà fino all’apertura della confezione: un meccanismo a sorpresa che, unito alla possibilità di trovare pezzi rari o in edizione limitata, alimenta l’entusiasmo e la frenesia del collezionismo.

Il risultato sono code davanti ai punti vendita in tutto il mondo e un’euforia crescente, amplificata dalle sponsorizzazioni delle celebrità, che ha spinto i prezzi di rivendita degli esemplari più ambiti oltre i 3.000 dollari.

Addio ai portachiavi con la Torre Eiffel: ora spopola il soffice elfo nordico dal caratteristico «dente a strappo». Da Dua Lipa e Rihanna a Gemma Collins, in molti sono stati avvistati con un Labubu che oscilla dalle loro borse.

Tutti li cercano e tutti li vogliono: i Labubu sono il fenomeno del momento, l’ultima tendenza che impazza sui social e tra i VIP.


Dall’universo Pop Mart, leader globale dell’entertainment e del collezionismo, arrivano piccoli accessori dal look pop e ironico che stanno conquistando social e street style, portando una ventata di novità nel panorama della moda e oltre.

Per il marchio si tratta di un’ulteriore spinta: a Milano, dopo il successo dello store in Corso Buenos Aires, ha inaugurato un pop-up alla Rinascente in piazza Duomo, operativo fino al 1° luglio 2025, che propone molti dei prodotti più richiesti, tra cui l’iconico Labubu, i peluche, gli accessori e le celebri blind box, veri best seller del brand.

Gli appassionati di collezionismo pop conoscono bene il marchio, che raccoglie proprietà intellettuali (IP) storiche come Hirono, Skullpanda, Molly, Dimoo e The Monster, ciascuna con un universo narrativo proprio.

Per intercettare un pubblico sempre più ampio, Pop Mart continua inoltre a siglare collaborazioni con brand e franchise internazionali, dando vita a nuove figure (Harry Potter, Iron Man, Spider-Man) e a crossover inediti (DIMOO x Animali Fantastici, LABUBU x SpongeBob, PUCKY x Topolino).

Nel Regno Unito il marchio conta sei negozi e un pop-up all’interno di Harrods; all’apertura, ad aprile 2025, ha presenziato Kasing Lung, il creatore dei Monsters.

Il boom dei Labubu contagia anche il mercato dell’usato. Lo confermano i dati di Wallapop, che segnalano un aumento del 104% nelle ricerche relative a Labubu sulla piattaforma. Proposti in numerose varianti, questi piccoli mostri sono diventati veri e propri statement piece da agganciare a borse e zaini. Il loro design ironico e giocoso ne fa l’esempio perfetto di come un oggetto quotidiano possa trasformarsi in un must-have, capace di definire un look e catalizzare gli sguardi.

La mania non si limita al nuovo: gli spazi del pre-loved si affermano come luoghi cruciali per scovare pezzi iconici, rari o fuori produzione. La Gen Z, da sempre attratta da accessori unici, ha abbracciato il fenomeno senza esitazioni. Il giocattolo cinese è esploso in tempi rapidissimi, con oltre 1 milione di post su TikTok in cui i consumatori mostrano collezioni e varianti di ogni tipo. Non solo: moltissimi utenti appendono i loro Labubus alle borse, consacrandoli a nuovo ciondolo “it”. Accanto ai Labubu, avanzano anche i Crybabies e gli Skullpandas, a conferma di un trend in piena espansione.

I Labubu, costantemente esauriti nei negozi fisici e online, sono diventati merce di contrabbando. A rivelarlo è la CNN, che nei giorni scorsi ha dedicato un servizio alla mania, prendendo le mosse dalla confisca in aeroporto di una valigia colma di questi giocattoli.

La penuria si avverte anche in Cina, dove Pop Mart ha la sede e produce gran parte dei suoi articoli.

L’emittente statunitense ha visitato un punto vendita del marchio in un affollato centro commerciale nel cuore di Pechino, constatando l’assenza dei Labubu dagli scaffali: solo alcuni esemplari erano esposti in vetrina.

Di solito “vengono venduti in pochi secondi”, spiega alla CNN Evelyn Lin, fan di lunga data di Pop Mart, secondo la quale “è quasi impossibile procurarsi un Labubu con i canali ufficiali”.

Di fronte alla scarsità, molti appassionati si rivolgono a canali alternativi, inclusi i contrabbandieri. Dal mese di aprile, le autorità doganali cinesi hanno sequestrato 462 giocattoli Pop Mart, secondo dati raccolti presso porti ufficiali dall’emittente di Atlanta.

Nel frenetico universo dei giocattoli diventati virali, pochi personaggi hanno saputo sedurre il pubblico come Labubu: una creatura al tempo stesso inquietante e irresistibile, protagonista di un successo travolgente che ha spinto molti a interrogarsi sulle ragioni del fenomeno.

La nascita di Labubu risale al 2015, all’interno della serie “The Monsters” ideata dall’illustratore di Hong Kong Kasing Lung e ispirata alla mitologia nordica. In questo immaginario popolato da figure bizzarre compaiono, oltre a lei, Zimomo, Tycoco, Spooky e Pato. Con orecchie appuntite, sorriso sornione e nove denti seghettati, Labubu è un’elfa dall’indole birichina. Meno noto è che si tratta di un personaggio femminile. Al di là dell’estetica, incarna lo spirito d’avventura e la fantasia dell’infanzia, tratti che emergono nei suoi molteplici volti ed espressioni. “Sento che questo personaggio è cresciuto con me attraverso tutti questi eventi. In passato, la vedevo solo come birichina e stravagante, ma ora penso che stia mostrando qualità molto più calme e amichevoli”, ha detto Lung.

Pur avendo raccolto un seguito di appassionati fin dal debutto, è solo nel 2019 che Kasing Lung ha siglato un accordo di licenza esclusiva con il produttore cinese Pop Mart per la realizzazione di prodotti fisici in formato blind box, le tipiche confezioni a sorpresa che hanno contribuito a consolidarne la popolarità.

Una collaborazione strategica ha proiettato Labubu sulla scena internazionale.

La molteplicità di modelli, differenziati per espressioni e palette cromatiche, ha alimentato l’interesse del pubblico per il collezionismo, che oggi conta oltre 300 varianti.

Da qui il successo dei ricercatissimi pendenti di peluche Labubu, ormai usati anche come charms da borsa.

Il primo, The Monsters – Tasty Macarons Vinyl Face Blind Box (V1), è arrivato nell’ottobre 2023: piccole figure declinate in colori ispirati ai dessert, con testa, braccia e piedi snodabili, perfette sia come accessori sia come oggetti da esposizione.

Nel luglio 2024 è seguita la seconda serie, The Monsters – Have A Seat Vinyl Plush Blind Box (V2), che ha introdotto pendenti a forma di seduta in materiale più soffice e peloso.

Ogni pezzo presenta una chiusura ad anello tono su tono coordinata al colore della bambola e una tra tre espressioni: occhi aperti, ammiccanti o chiusi.

Sia la V1 sia la V2 sono proposte in edizione “normale” e in versione “segreta”, con design rari e difficili da reperire, un dettaglio che rende la caccia al pezzo speciale ancora più coinvolgente.

Pur godendo già di un’ampia popolarità, la vera esplosione è arrivata quando Lisa delle Blackpink ha mostrato la sua collezione Labubu in uno scatto che ritrae anche Rosé. Il post ha incendiato il web, attirando l’attenzione dei fan del gruppo K-pop e degli appassionati di cultura pop, e ha provocato una serie di sold out a livello globale.