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La task force

Blitz della polizia: cucine da incubo e barbiere abusivo in strada VIDEO

Un controllo nella zona della fiera di Catania ha portato a portato pesanti sanzioni

Laura Distefano

01 Ottobre 2025, 14:51

Barbiere abusivo sorpreso in un portone del centro e ristorante chiuso per pesanti carenze igieniche: sono alcuni dei risultati della task force coordinata dalla polizia nei controlli alle attività commerciali del centro storico di Catania, in particolare nell’area della fiera, che ha portato a sanzioni per complessivi 41.000 euro.

L’operazione, disposta dal Questore di Catania, è stata condotta dalla Squadra Volanti con il supporto della Divisione Polizia Anticrimine, del Corpo Forestale della Regione Siciliana (Nucleo Operativo Regionale Agroalimentare), degli ispettori dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro, dei medici e tecnici del Dipartimento di prevenzione veterinaria – Servizio di Sanità pubblica Veterinaria, del Dipartimento di prevenzione – Igiene Alimenti e Nutrizione e dello Spresal dell’Asp di Catania, oltre agli agenti del servizio Annona della Polizia Locale.

In via Giordano Bruno, i controlli a una macelleria hanno fatto emergere carenze di pulizia e il mancato rispetto delle procedure HACCP, compresi i rilievi delle temperature delle celle frigo: 6.000 euro di sanzioni da parte del servizio “Igiene pubblica” dell’Asp. Lo Spresal ha contestato ulteriori 854 euro per macchinari non conformi ai requisiti di sicurezza. Il Corpo Forestale e i veterinari dell’Asp hanno individuato 136 chili di prodotti di origine vegetale e animale privi di informazioni in lingua italiana, con accertamenti in corso sulla regolarità dell’importazione. Sequestrati inoltre 95 chili tra carni e preparati alimentari senza tracciabilità, con sanzione di 1.500 euro. I poliziotti hanno trovato una persona di nazionalità straniera che dormiva su un materasso di fortuna. La Polizia Locale ha sanzionato il titolare per 8.156 euro per mancanza di SCIA nella vendita di prodotti non alimentari (con sequestro della merce esposta) e per cartellini prezzo non conformi.

Durante le verifiche, gli agenti hanno notato uno anomalo via vai in un portone vicino: all’interno un uomo esercitava abusivamente l’attività di barbiere con attrezzatura completa. Per lui sanzione da 4.360 euro e sequestro degli strumenti, inclusi cosmetici e prodotti per la persona.

In via San Gaetano alla Grotta, un ristorante indiano è stato chiuso per tutelare la salute pubblica dopo la constatazione di gravi irregolarità nella gestione e conservazione degli alimenti e nella pulizia e manutenzione di locali e impianti. I veterinari hanno rinvenuto carne in buste anonime, alcune a temperatura ambiente e altre in decongelamento: sequestrati penalmente 53 chili di carni rosse e bianche. Poiché ai clienti veniva fatto intendere che gli alimenti fossero freschi, il titolare è stato denunciato per frode in commercio, ferma restando la presunzione di innocenza fino a eventuale condanna definitiva. Nei sacchi pieni di riso trovati molti insetti. 

La Polizia Locale – Annona ha inoltre contestato l’assenza dei requisiti professionali per la vendita di prodotti alimentari e la difformità dei locali rispetto alla planimetria sanitaria allegata alla SCIA, per un totale di 8.098 euro di sanzioni. Sul fronte del lavoro, è stato rilevato un dipendente in nero: 1.950 euro di sanzione e sospensione dell’attività fino alla regolarizzazione e al pagamento di una multa di 2.500 euro.

L’Asp ha riscontrato il decadimento dei requisiti sostanziali dichiarati in notifica sanitaria e ulteriori carenze igienico-sanitarie, applicando 6.000 euro di sanzioni e prescrizioni per il ripristino dei luoghi. Sequestrati anche 16 chili di preparati alimentari senza tracciabilità (1.500 euro di sanzione).

Nel locale di somministrazione, dietro una tenda, i poliziotti hanno trovato diverse bombole di gas, alcune collegate all’impianto cucina. I Vigili del Fuoco, intervenuti sul posto, hanno denunciato il titolare per la detenzione di cinque bombole da 25 chili in locali non idonei, configurando di fatto una rivendita soggetta a SCIA antincendio. Accertato anche il superamento dei 116 kW consentiti per i piani cottura e la presenza di estintori non manutenuti; le valvole sono state chiuse per prevenire ulteriori pericoli.