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Nel Catanese

I controlli e i sequestri nel cimitero di Aci Catena tra ossa accatastate, rifiuti funebri e le irregolarità nel cantiere per i nuovi loculi

Nei giorni della Commemorazione dei defunti i Carabinieri della Compagnia di Acireale, con la collaborazione di altre istituzioni, stanno portando avanti una serie di verifiche anche sulle condizioni igienico-sanitarie della struttura

Redazione La Sicilia

01 Novembre 2025, 12:37

Altre aree sotto sequestro nel cimitero di Aci Catena dove da qualche giorno i carabinieri della Compagnia di Acireale, coadiuvati dai colleghi specializzati del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità (NAS) e del Nucleo Ispettorato del lavoro di Catania (NIL), con il supporto tecnico dell’ASP – Igiene Pubblica, nonché con l’ausilio di 2 unità cinofile del Nucleo Carabinieri di Nicolosi, stanno hanno effettuato un approfondito controllo in materia igienico sanitaria ed antinfortunistica.

Sotto controllo anche il cantiere per la costruzione dei nuovi loculi e i rivenditori di fiori, posizionati nel piazzale antistante al camposanto, e che, secondo il riscontro dei militari, occuperebbero abusivamente il suolo pubblico per circa 200 metri quadri.

I militari dell’Arma hanno rinvenuto nell’area monumentale, un ossario all’interno del quale erano accatastati resti ossei non identificabili per via dell’indisponibilità di un registro o di alcuna forma di tracciabilità. Nell’ampia fossa rinvenuta, visibili almeno 30 teschi; gli operanti non hanno potuto ancora stabilire la profondità del fossato e quantificarne con precisione il contenuto. Pertanto l’area è stata sottoposta a sequestro per i successivi accertamenti necessari.

Inoltre, lungo le mura perimetrali, a fianco alle grandi cappelle laterali a quattro piani, il personale ha scoperto che, in una porzione di terreno, erano accatastate tonnellate di rifiuti speciali, tra i quali, resti di bare, casse in zinco, indumenti e pezzi di corredi funebri raccolti approssimativamente in bustoni per la spazzatura usurati e poggiati sulla nuda terra, con il conseguente grave impatto ambientale. Il materiale è stato sequestrato e collocato all’interno di un container metallico, per limitare il danno ambientale. Sequestrata anche l’area adibita a discarica sulla quale sarà valutata la successiva bonifica ambientale.

Inoltre, è stato limitato l’accesso a due zone di sepoltura interrate, ospitanti circa ottanta loculi, ritenute pericolose per l’incolumità degli utenti in quanto pericolanti. I militari specializzati del NIL hanno invece, sottoposto ad ispezione il cantiere istituito all’interno del cimitero per la costruzione di nuovi loculi ed un forno crematorio, rilevando la violazione di norme in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro.

Le indagini sono attualmente in corso al fine di approfondire le criticità riscontrate, anche attraverso ulteriori accertamenti tecnici, e definire eventuali responsabilità nella gestione del servizio pubblico cimiteriale.