Cadavere nel baule per due anni: famiglia viveva con il morto a Firenze
E la madre denutrita è stata salvata dai vigili
Un corpo senza vita, da tempo occultato in un baule — secondo alcuni fino a due anni — è stato rinvenuto in un’abitazione della piana fiorentina dove convivevano un’anziana denutrita e due uomini adulti. È giallo a Sant’Angelo a Lecore, frazione di Campi Bisenzio (Firenze), dove un segreto custodito per mesi è emerso grazie a un’ispezione della polizia municipale.
La vittima è un uomo di circa trent’anni, figlio della settantenne malata e fratello di altri due uomini tra i 35 e i 40 anni. A un primo esame non presenta segni evidenti di violenza. Quella che affiora è una storia di profonda marginalità dai contorni da film dell’orrore.
I quattro, tutti italiani, vivevano sotto lo stesso tetto ed erano noti in paese, ma i rapporti con il vicinato erano ridotti al minimo. A scoprire il cadavere sono stati i vigili urbani di Campi Bisenzio, intervenuti dopo una serie di segnalazioni circostanziate giunte in centrale. «In quella casa c’erano tre fratelli, uno non lo si vede da molto tempo, andate a controllare», è stata l’indicazione, arrivata da più fonti, che ha sollecitato le autorità a verificare la situazione.
L’abitazione si trova in località Madonnina di Sant’Angelo a Lecore, una sottofrazione del Comune. Il controllo è partito dapprima con i servizi sociali, poi con la polizia giudiziaria. Nel baule — qualcuno parla di una cassapanca — custodito in una stanza, gli agenti hanno trovato la salma di uno dei familiari che risiedono in fondo a via Ippolito Nievo, in un villino su due livelli con la ringhiera dipinta di rosso.
«Laggiù ci stanno solo loro di casa e non ci va quasi mai nessuno», hanno riferito alcuni vicini agli operatori comunali. Si tratta di un’abitazione isolata nella campagna, lontana da autostrade, ferrovia, aeroporto e aree industriali, in direzione di Prato.
La municipale è intervenuta due volte nell’arco di poche ore. La prima, venerdì sera: gli agenti hanno trovato la madre in condizioni gravissime, denutrita, poi ricoverata in ospedale, dove si trova tuttora. In casa c’erano due dei figli; del terzo non v’era traccia. Le risposte evasive hanno spinto i vigili a tornare questa mattina, accompagnati da un assessore.
Il secondo controllo, più approfondito, ha portato alla perquisizione dell’abitazione: in una camera è stato individuato il baule con il corpo. È emerso così che la madre e i fratelli avevano continuato a convivere con il congiunto deceduto. Disposta l’autopsia per accertare cause e epoca del decesso: il pubblico ministero, dopo un sopralluogo, ha ordinato il trasferimento dei resti — ormai scheletrificati — all’Istituto di Medicina Legale di Careggi. L’immobile è stato posto sotto sequestro.
Mentre la madre veniva assistita in ospedale, i due figli sono stati accompagnati negli uffici della polizia locale di Campi per essere ascoltati; saranno accolti dal Comune in una struttura di emergenza. Al momento resta ignoto il motivo per cui il cadavere sia rimasto per tanto tempo all’interno della casa; tra le ipotesi che circolano a Campi Bisenzio c’è anche la mancanza di denaro per le esequie.
Dalle prime verifiche, la famiglia non risultava seguita né dai servizi sociali né dal Dipartimento di Salute mentale dell’Asl. Stupore e sgomento da parte dell’assessore al sociale, Lorenzo Ballerini, e del sindaco Andrea Tagliaferri: «Quanto accaduto è un fatto che ci lascia senza parole. Una storia di fragilità, sofferenza e solitudine che deve interrogare tutti noi e tutta la nostra comunità».
Sul piano operativo, Ballerini ha precisato che «nelle scorse ore, a seguito di alcune puntuali segnalazioni, il servizio sociale si è prontamente attivato e, in rete con il servizio infermieristico, è entrato in contatto con loro», rendendo necessario l’intervento con la polizia municipale. «Proprio grazie all’immediato intervento dei servizi e alla collaborazione con la polizia municipale — conclude l’assessore — siamo riusciti ad intervenire e fare luce su questa drammatica situazione».